Orlando innamorato di Bojardo: Orlando furioso di Ariosto: with an essay on the romantic narrative poetry of the Italians, Band 7

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W. Pickering, 1834
 

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Seite 141 - Di citatorie piene e di libelli, d'essamine e di carte di procure avea le mani e il seno, e gran fastelli di chiose, di consigli e di letture; per cui le facultà de' poverelli non sono mai ne le città sicure.
Seite 285 - Alcun non può saper da chi sia amato, quando felice in su la ruota siede; però c'ha i veri ei finti amici a lato, che mostran tutti una medesma fede. Se poi si cangia in tristo il lieto stato, volta la turba adulatrice il piede; e quel che di cor ama riman forte, et ama il suo signor dopo la morte.
Seite 143 - Lo smemorato Oblio sta su la porta: non lascia entrar, né riconosce alcuno; non ascolta imbasciata, né riporta; e parimente tien cacciato ognuno. Il Silenzio va intorno, e fa la scorta: ha le scarpe di feltro, e '1 mantel bruno; et a quanti n'incontra, di lontano, che non debban venir, cenna con mano.
Seite 288 - Del proprio sangue rosseggiar la sabbia fra tante spade, e al fin venir si mira; e tolto che si sente ogni potere, si lascia a canto al suo Medor cadere.
Seite 143 - Arabia una valletta amena, lontana da cittadi e da villaggi, ch'all'ombra di duo monti è tutta piena d'antiqui abeti e di robusti faggi. Il sole indarno il chiaro dì vi mena; che non vi può mai penetrar coi raggi, sì gli è la via da folti rami tronca: e quivi entra sotterra una spelonca.
Seite 286 - L'infelice s'aggira com'un torno, e quanto può si tien da lor difeso, or dietro quercia, or olmo, or faggio, or orno; né si discosta mai dal caro peso : l'ha riposato alfin su l'erba, quando regger noi puote, e gli va intorno errando : come orsa, che l'alpestre cacciatore ne la pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core...
Seite 141 - Avea piacevol viso, abito onesto, un umil volger d'occhi, un andar grave, un parlar sì benigno e sì modesto, che parea Gabriel che dicesse: Ave. Era brutta e deforme in tutto il resto: ma nascondea queste fattezze prave con lungo abito e largo; e sotto quello, attosicato avea sempre il coltello.
Seite 143 - Sotto la negra selva una capace E spaziosa grotta entra nel sasso, Di cui la fronte l'edera seguace Tutta aggirando va con storto passo.
Seite 279 - Stupisce Cloridan, che tanto core, tanto amor, tanta fede abbia un fanciullo: e cerca assai, perché gli porta amore, di fargli quel pensiero irrito e nullo; ma non gli vai, perch'un sì gran dolore non riceve conforto né trastullo.
Seite 287 - ... pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core, e freme in suono di pietà e di rabbia...

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