Orlando furioso, con argomenti, dichiarazioni ad ogni canto, ed indice. Nuova ed, Band 41818 |
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A'frica Agramante ajuto alcún altrúi amór anco ancór appresso arme assái Astolfo avéa avéan avér avría Bajardo battaglia Belgrado bella Biserta Bradamante Brandimarte Búlgari buon cagión CANTO Carlo cavalier cavallo ciel cortese costúi crudél d'ogni destriero dicéa donna donzella dovéa Drusilla Dudón Dudone ebbe elmo éran ésser facéa fece fiero figlio figliuol Fiordiligi fretta Frontino gente giorno Gradasso gran guerrier innanzi Ippogrifo l'arme l'avéa lascia legno León leva lito maggiór Malagigi Mandricardo Marfisa Marganorre Melissa moglie morte mostra NORANDINO notte Ocno ognún Oliviero onór Orlando ORLANDO FURIOSO padre Pagán paladino paréa parlár periglio petto piè pópol potéa prigione quà quì quivi resta restár Rinaldo Rodomonte rotto Ruggiero rüina Sansonetto sapéa saría scudo seco signór Sobrín spada terra timór tolto tosto trova trovár ucciso usbergo uscír valór vede vedér veggo venír vide voléa volér vuol
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Seite 93 - Aveasi Astolfo apparecchiato il vaso in che il senno d'Orlando era rinchiuso; e quello in modo appropinquògli al naso, che nel tirar che fece il fiato in suso, tutto il votò: maraviglioso caso! che ritornò la mente al primier uso; e ne' suoi bei discorsi l'intelletto rivenne, più che mai lucido e netto.
Seite 100 - QUANTO più su l' instabil ruota vedi Di Fortuna ire in alto il miser uomo, Tanto più tosto hai da vedergli i piedi Ove ora ha il capo, e far cadendo il tomo. Di questo, esempio...
Seite 64 - ... insidie e di sospetti corti regali e splendidi palagi, ove la caritade è in tutto estinta, né si vede amicizia, se non finta. Quindi avvien che tra principi e signori patti e convenzion sono si frali.
Seite 49 - La notte che precesse a questo giorno, Fiordiligi sognò che quella vesta Che, per mandarne Brandimarte adorno, Avea trapunta e di sua man contesta, Vedea per mezzo sparsa e d...
Seite 81 - ... scettro, mitra né corona; ma la prudenzia, ma il giudizio buono, grazie che dal ciel date a pochi sono); 51 questo volgo (per dir quel ch' io vo' dire) ch'altro non riverisce che ricchezza, né vede cosa al mondo, che più ammire, e senza, nulla cura e nulla apprezza, sia quanto voglia la beltà, l'ardire, la possanza del corpo, la destrezza, la virtù, il senno, la bontà; e più in questo di ch'ora vi ragiono, che nel resto.
Seite 140 - A chi nel mar per tanta via m' ha scorto ; Ove, o di non tornar col legno intero, O d' errar sempre, ebbi già il viso smorto. Ma mi par di veder, ma veggo certo, Veggo la terra, e veggo il lito aperto. Sento venir per allegrezza un tuono Che fremer l...
Seite 143 - Gonzaga, che dovunque il piede volge, e dovunque i sereni occhi gira, non pur ogn'altra di beltà le cede, ma, come scesa dal ciel dea, l'ammira. La cognata è con lei, che di sua fede non mosse mai, perché l'avesse in ira Fortuna che le fe
Seite 172 - ... suoi falli al Re del paradiso può domandar perdono anzi l'occaso; e confortare il conte, che le gote sparge di pianto, a pazìenzia puote; 14 e dirgli: - Orlando, fa' che ti raccordi di me ne l'orazion tue grate a Dio; né men ti raccomando la mia Fiordi . . . — ma dir non potè ligi, e qui finio.
Seite 198 - Non si potea, ben contemplando fiso, conoscer se più grazia o più beltade, o maggior maestà fosse nel viso, o più indizio d'ingegno o d'onestade.
Seite 49 - Brandimarte suo non é più vivo. Di ciò le resta il cor così conquiso, e così gli occhi hanno la luce a schivo, e così ogni altro senso se le serra, che come morta andar si lascia in terra.