L'Orlando furioso di Lodovico Ariosto

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G. Barbera, 1905 - 1016 Seiten
 

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Beliebte Passagen

Seite 115 - ... apre un bello e dolce labro, quindi escon le cortesi parolette da render molle ogni cor rozzo e scabro, quivi si forma quel suave riso, ch'apre a sua posta in terra il paradiso. 14 Bianca nieve è il bel collo, e...
Seite 389 - La sua piaga più s'apre e più incrudisce, quanto più l'altra si ristringe e salda. Il giovine si sana: ella languisce di nuova febbre, or agghiacciata, or calda. Di giorno in giorno in lui beltà fiorisce: la misera si strugge, come falda strugger di nieve intempestiva suole, ch'in loco aprico abbia scoperta il sole.
Seite 114 - Di persona era tanto ben formata, quanto me' finger san pittori industri ; con bionda chioma lunga et annodata: oro non è che più risplenda e lustri. Spargeasi per la guancia delicata misto color di rose e di ligustri; di terso avorio era la fronte lieta, che lo spazio finia con giusta meta. 8 Sotto duo negri e sottilissimi archi son duo negri occhi, anzi duo chiari soli, pietosi a riguardare, a mover parchi; intorno cui par ch'Amor scherzi e voli, e ch...
Seite 987 - Del capo e de le schene Rodomonte La terra impresse ; e tal fu la percossa, Che da le piaghe sue, come da fonte, Lungi andò il sangue a far la terra rossa. Ruggier, e' ha la Fortuna per la fronte, Perché levarsi il Saracin non possa, L' una man col pugnai gli ha sopra gli occhi, L' altra alla gola, al ventre gli ha i ginocchi.
Seite 385 - ... pietrosa tana assalita abbia, sta sopra i figli con incerto core, e freme in suono di pietà e di rabbia : ira la 'nvita e...
Seite 334 - O d'ogni vizio fetida sentina, Dormi, Italia imbr'iaca, e non ti pesa Ch'ora di questa gente, ora di quella Che già serva ti fu, sei fatta ancella?
Seite 267 - Avea piacevol viso, abito onesto, un umil volger d'occhi, un andar grave, un parlar sì benigno e sì modesto, che parea Gabriel che dicesse: Ave. Era brutta e deforme in tutto il resto: ma nascondea queste fattezze prave con lungo abito e largo; e sotto quello, attosicato avea sempre il coltello.
Seite 487 - Tre volte e quattro e sei lesse lo scritto quello infelice, e pur cercando in vano che non vi fosse quel che v'era scritto...
Seite 727 - L'elemosina è (dice) che si lassa alcun, che fatta sia dopo la morte. — Di varii fiori ad un gran monte passa, ch'ebbe già buono odore, or putia forte. Questo era il dono (se però dir lece) che Constantino al buon Silvestre fece.
Seite 5 - Era costui quel paladin gagliardo, figliuol d'Amon, signor di Montalbano, a cui pur dianzi il suo destrier Baiardo per strano caso uscito era di mano. Come alla donna egli drizzò lo sguardo, riconobbe, quantunque di lontano, l'angelico sembiante e quel bel volto ch'all'amorose reti il tenea involto.

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